Il Marimo è un’alga a forma di palla particolarmente decorativa, è anche considerato simbolo dell’amore oltre che un portafortuna. La mitologia giapponese narra la storia di due innamorati che, per fuggire alle proprie famiglie, si recarono sulle rive del lago Akan in Giappone, dove nascono queste alghe. Qui per rendere eterno il loro amore, trasformarono i loro cuori in Marimo tuffandosi nel lago .Un’altra caratteristica che ha contribuito a far crescere il fascino del Marimo è la sua danza, infatti, durante la fotosintesi clorofilliana, con la luce del giorno, si creano sugli steli numerose sfere di ossigeno, che fanno fluttuare nell’acqua l’alga palla, dando vita a veri e propri balletti.
Come prendersi cura del Marimo
Versate acqua del rubinetto o in bottiglia nel contenitore in vetro che lo conterrà e se volete chiudete con un tappo possibilmente in alluminio in modo da evitare che le zanzare ci depositino le uova e che entri la polvere.
Cambiate l’acqua ogni 10-15 giorni circa, strizzate leggermente il Marimo e fatelo riavere nel palmo della mano prima di rimetterlo nell’acqua pulita, aggiungete ogni tanto dell’acqua gassata in modo che possa trasformare l’anidride carbonica in ossigeno.
Non esponete il contenitore con il Marimo al sole diretto e attenzione alla temperatura ambientale che dovrà essere possibilmente stabile sui 18-20 gradi
Se il Marimo prende una colorazione giallo/grigia significa che la temperatura dell’acqua è troppo calda e va cambiata con acqua fresca.
